Parlami dentro diventa un libro: lettere di (r)esistenza oltre il carcere

"C'è, in ciascuna di queste lettere, una tale delicatezza, un pudore rispettoso, che è raro trovare e che ancora più raramente si accompagna a una disponibilità (emotiva e intellettuale insieme) a sospendere il giudizio, a favore di un esercizio - non vorrei chiamarlo banalmente di empatia, ma più nobilmente di riconoscimento dell'altro".

Questo è uno stralcio della prefazione firmata dallo scrittore Paolo Di Paolo che ha saputo cogliere ed esprimere in pochissime battute l'anima del progetto Parlami Dentro. Grazie alla sensiblità e alla fiducia di edizioni la meridiana, oggi diventa un libro, ideato e curato da Marilù Ardillo, responsabile comunicazione della Fondazione Vincenzo Casillo. Il titolo è: Parlami Dentro. Oltre il carcere: lettere di (r)esistenza.

In ogni città che abitiamo esiste una moltitudine di persone che fa delle parole la ragione di ogni giornata, che ha dovuto rinunciare alla libertà di uscire, di fare, ma non di sperare. Che ha commesso un errore, ma continua ad impegnare ogni energia per evolvere. Per quella moltitudine di persone la Fondazione Vincenzo Casillo e Liberi dentro Eduradio & TV in occasione del Natale 2022 hanno lanciato una chiamata alle parole, un invito a condividere un gesto narrativo di resistenza: scrivere una lettera ad una persona detenuta sconosciuta. Per consegnare un frammento di vita libera che si facesse stimolo, ispirazione, auspicio.

Da tavoli, scrivanie e banchi di scuola di ogni parte d’Italia, circa un centinaio di persone dai 10 ai 93 anni ha risposto alla chiamata. Persone che parlano ad altre persone con parole universali, che hanno dovuto lottare per uscire da qualche pena e hanno suggerito la loro chiave di salvezza.

Alcune tra le lettere più intense sono state lette durante il mese di Dicembre 2022 nel programma radiotelevisivo Liberi Dentro di Eduradio&Tv, partner del progetto, seguito potenzialmente da 750 detenuti della Casa circondariale Rocco D’Amato di Bologna sui canali televisivi regionali.

Parlami dentro è un libro che fa sentire contenti di esistere e di essere parte di una umanità che palpita e che resiste, che può aiutarci a capire che il senso della nostra esistenza non si esaurisce negli errori che commettiamo. Ha il merito di essere un’occasione: per esprimere, per ascoltare, per riflettere, imparare. Per riconoscere il diritto ad esistere, ciascuno nella propria verità Parlami Dentro ha sottoscritto un tacito patto di fiducia straordinario. Molte persone hanno affidato il racconto più intimo della loro esistenza con la certezza di sentirsi accolti e compresi. E questa certezza è stata associata, in un immaginario collettivo del tutto inatteso, alle persone detenute, dimostrando dunque che prima di ogni altra cosa sono persone capaci di intelligenza emotiva, di empatia, di calore.

È un libro necessario. Un libro scritto da tutti per tutti. Un libro da leggere senza alcun ordine precostituito, uno spazio libero in cui correre, uno scrigno da cui attingere in ogni momento e ogni luogo possibile. Per non sentirsi abbandonati. Un libro da tenere nella borsa e sul comodino, da regalare, da leggere ad alta voce e a voce bassa, perché capace di garantire sempre a chiunque l’ascolto e l’appoggio di persone care, che pure senza conoscersi uniscono e sono unite.

Parlami Dentro è un progetto che entra a pieno titolo nella Mission della Fondazione perché mira ad un cambiamento culturale, ad una crescita personale, al miglioramento della qualità di vita di persone in condizioni di difficoltà. E perché ha coinvolto molti giovani che hanno scelto di scrivere la loro lettera per dare voce alla loro capacità di ascolto e di cura. Si è rivelato un’indagine esistenziale che affronta i pregiudizi, il tema del fallimento e della colpa purtroppo molto comune tra gli adolescenti, della prigionia anche fuori dalle mura, della speranza e del futuro.

La Fondazione farà dono del libro a 1000 persone detenute di vari Istituti penitenziari d’Italia, impegnandosi a presentarlo personalmente davanti a numerose platee di Case circondariali. Inoltre si impegna a darne diffusione oltre che nelle librerie anche nelle scuole, stimolando dialogo e confronto con i ragazzi su tutte le tematiche esistenziali emerse grazie alle lettere, e sull’importanza di prefiggersi degli obiettivi positivi che possano nutrire la loro anima. La Fondazione ringrazia sentitamente tutti gli autori delle lettere che hanno affidato a questo libro il racconto della propria vita e hanno scelto di abbracciare senza aspettarsi nulla in cambio.

Se volete acquistare il libro, potete trovarlo qui. L'intero ricavato sarà devoluto a sostegno di progetti educativi a favore delle persone detenute.